Guida dei veicoli a trazione integrale
Esistono due grandi gruppi nei quali possiamo suddividere le auto 4x4: quelle a trazione integrale permanente, che hanno quindi sempre tutte e quattro le ruote motrici, e quelle a trazione integrale disinseribile in cui possiamo collegare tutte e quattro le ruote al motore a nostra scelta. Tale scelta dipende da due fattori: economia di guida e tenuta di strada; un'auto a trazione integrale consuma di più di una con trazione su un solo asse, soprattutto per il maggior attrito derivante da più masse meccaniche in movimento, sta a noi sapere quindi quando innestare la doppia trazione. In generale comunque bisogna innestare la trazione su tutte le ruote in condizioni di bassa aderenza, nelle altre condizioni dipende da gusti personali. La differenza principale tra queste vetture è il trasferimento del peso, in special modo in accelerazione e frenata. Intuitivamente si può immaginare che le trazioni integrali sono quelle che hanno un comportamento migliore; più ruote che scaricano potenza a terra significa di conseguenza maggior aderenza e soprattutto migliore guidabilità; ciò è ancora più vero nelle situazioni con fondo stradale particolarmente scivoloso (esempio su neve) in cui il poter contare sulla spinta di quattro ruote può toglierci di impaccio in molte situazioni. Dicevamo del trasferimento del peso; il discorso qui potrebbe sembrare complicato ma in effetti si può ridurre in una semplice considerazione: in accelerazione il peso si sposta verso la parte posteriore del veicolo, in frenata succede il contrario. Significa quindi che con una vettura a TRAZIONE ANTERIORE, in accelerazione, il muso tende ad alzarsi con conseguente alleggerimento delle ruote motrici, che in questo caso sono anche quelle direttrici, cioè quelle che sterzano il veicolo. In curva può succedere, in special modo se si esagera con l'acceleratore o su fondi viscidi, che le ruote perdano aderenza e il veicolo tendi a sbandare verso l'esterno della curva (il cosiddetto sottosterzo): il comportamento da adottare per ovviare al problema è quello più naturale: alzare leggermente il piede dall'acceleratore e lasciare che il veicolo riprenda la direzione scelta. Attenzione comunque a non effettuare la manovra troppo rapidamente o a frenare bruscamente: tali situazioni potrebbero portare a scompensi nella ripartizione dei pesi e a ingenerare situazioni non volute, per esempio il bloccaggio delle ruote in frenata (problema che comunque non si avrà se montiamo l'ABS). Il consiglio è il solito: effettuare le manovre con fluidità e dolcezza, nonché con rapidità. Sulle vetture a TRAZIONE POSTERIORE il problema in curva è l'opposto: se esageriamo nell'accelerare o se lo facciamo in anticipo può accadere che il veicolo tenda a sbandare nella parte posteriore, spingendo il veicolo verso l'interno curva, comportamento noto con il nome di sovrasterzo. Questo accade in special modo se iniziamo ad accelerare quando il peso è ancora spostato anteriormente con conseguente alleggerimento del posteriore e diminuzione di aderenza delle ruote motrici. In questo caso la manovra da fare è molto delicata: occorre togliere potenza al motore, stando però attenti a non toglierne molta pena aumentare la sbandata del posteriore, aiutandosi con lo sterzo, girandolo dalla parte opposta alla curva (controsterzata). E' intuitivo che tale manovra è più pericolosa di quella necessaria alle trazioni anteriori; c'è chi la giudica divertente: a questi mi sento di dire di provarla e riprovarla in pista (che è il luogo più adatto per chi voglia "sfogarsi" nella guida). Foto guado in fuoristrada Le TRAZIONI INTEGRALI hanno un comportamento molto più "fluido". Sostanzialmente assomigliano alle trazioni anteriori come facilità e a quelle posteriori come feeling di guida, ma hanno rispetto ad entrambe una tenuta molto più elevata. In caso di errore le auto quattro per quattro hanno di solito un comportamento sottosterzante; occhio però che molti costruttori utilizzano un differenziale centrale per ripartire la potenza "in tempo reale" tra assale anteriore e posteriore: in pratica a volte la potenza è scaricata di più sull'avantreno, a volte sul retrotreno cosa che, se da un lato assicura maggior tenuta, ha come rovescio della medaglia una imprevedibilità maggiore con comportamento del veicolo a volte sottosterzante, altre volte sovrasterzante. Un vantaggio ulteriore dato dalle auto a trazione integrale è in fase di frenata poiché usufruiremo del freno motore su tutte e quattro le ruote con indiscutibili vantaggi nella diminuzione degli spazi di frenata, soprattutto nella guida al limite. Innegabile, come già accennato prima, il vantaggio su fondi scivolosi. Specialmente su neve possiamo accorgerci dell'utilità delle 4 ruote motrici; state attenti però a non farvi prender troppo la mano. L'aderenza è sempre funzione di numerosi fattori tra i quali quello più importante è sicuramente il tipo di pneumatici montati e del loro modo di lavorare sull'asfalto; in determinate occasioni sarà utile anche sulle 4x4 montare le catene: in tale caso possiamo scegliere l'asse sul quale installarle. E' comunque da preferire il montaggio delle stesse sull'asse anteriore, soprattutto per migliorare la capacità di sterzata del veicolo.
Guida in fuoristrada con diversi tipi di fondo
Guida dei 4x4 su fondo sterrato,la guida su fondo sterrato prevede comunque l'utilizzo della trazione sulle 4 ruote. Su questi fondi è necessario gestire l'acceleratore e il freno con una certa dolcezza per non creare buche e solchi che, con la prima pioggia abbondante, possono diventare vere voragini. Il regime di giri dovrà essere abbastanza alto, prossimo alla coppia in modo da permettere, levando il piede, un buon freno a motore e accelerando una buona gestione del veicolo. E' sconsigliabile lanciare la vettura con marce alte e a regime basso, condizione nella quale non si ha il pieno controllo del mezzo. Nella preparazione del mezzo è buona norma sgonfiare leggermente le gomme per far si che parte delle asprità della strada vengano assorbite dalle stesse alleggerendo il lavoro delle sospensioni. Pneumatici troppo stradali non sono l'ideale per la guida su sterrato perchè pattinano molto rendendo la guida più difficoltosa e meno sincera; una tassellatura intermedia, non troppo accnetuata è l'ideale. Nella guida in colonna è bene pensare al mantenimento di una certa distanza dal veicolo che precede per evitare che eventuali sassi lanciati dalle gomme danneggino il nostro mezzo e per garantirci una buona visuale evitando la polvere sollevata.
Guida dei 4x4 su fango, avanza senza sensibili problemi fino a quando non spancia, cioè fino a che gli organi di trasmissione e il telaio restano staccati da terra. La fangaia va affrontata con relativa lentezza e determinazione, il riduttore sarà inserito e la marcia utilizzata dovrà essere sufficientemente alta per far avanzare la 4x4 senza però scavare. Una velocità eccessiva ci lascerebbe nel mezzo della fangaia senza darci la possibilità di effettuare manovre di rientro in caso di piantata: bisogna tenere presente che man mano che avanziamo nel fango ci creiamo la strada per la quale siamo sicuri di poter transitare; nel caso la fangaia diventasse più profonda del previsto e la macchina tentasse di spanciare avremo sempre la possibilità di divincolarci con una manovra in retromarcia. Nel fango il pneumatico non deve galleggiare, anzi deve poter affondare fino a trovare la consistenza utile al movimento della fuoristrada, è per questo motivo che sono consigliabili gomme alte e strette con una buona tassellatura piuttosto che larghe che, sebbene con una tassellatura pronunciata, hanno difficoltà a evacuare la mota tra i tasselli trasformandosi più facilmente in ruote di terra completamente lisce. Nel fango sono da evitare le manovre strette e le fermate inutili durante l'attraversamento, poichè tali manovre andrebbero a scavarci la fossa; inoltre la gestione dello sterzo va molto ben dosata perchè, soprattutto in presenza di solchi e visto il poco attriro esercitato dalle ruote, rischiamo di trovarci a ruote girate anche dopo aver superato la fangaia, cosa che recuperando improvvisamente l'aderenza, ci porterebbe a sterzate improvvise. La fuoristrada va gestita nel modo più dolce possibile, anticipando le curve in funzione dell'aderenza, il motore va tenuto a un regime tale da permetterci l'eventuale accelerata che, liberando per forza centrifuga le gomme dal fango, ci fa recuperare l'aderenza perduta; è sconsigliabile cambiare marcia durante l'attraversamento e le ruote vanno tenute a una pressione di circa 0,5 bar sotto la nominale, la qual cosa permette alle stesse di meglio aggrapparsi al fondo e di deformarsi durante il rotolamento quel tanto da scrollarsi di dosso il fango rimasto tra i tasselli
Guida dei 4x4 su sabbia, richiede l'attenzione di rimanere sempre col motore in tiro, la velocità sarà tale da garantire il galleggiamento della 4x4, la marcia dovrà necessariamente essere lunga e le manovre di partenza e arresto particolarmente dolci. Per fermarsi praticamente inutile utilizzare il freno perchè il peso stesso della vettura in decelerazione la arresta in spazi brevi. La manovra di partenza su sabbia va effetuutata, come per la neve, utilizzando la marcia più lunga che la situazione ci consente: scaricando troppa potenza a terra con una marcia corta rischieremmo di scavare una buca sotto ogni ruota assicurandoci ore di lavoro di pala e piastre per liberarci. Avendo la possibilità di farlo è buona norma fermarci in discesa in modo che il peso stesso della macchina ci aiuti a svincolarla. le ruote, oltre ad avere una tassellatura meno pronunciata possibile, dovranno essere tenute ad una pressione molto bassa (1 bar sotto la pressione nominale), la qual cosa andrà ad aumentare la superficie di appoggio a terra distribuendo il peso della 4x4. Nella marcia su sabbia è consigliabile non seguire i solchi della auto che ci hanno preceduto ma trovare una via parallela e liscia ci garantirà un galleggiamento migliore e una guida più dolce. E' molto importante fare attenzione alle asprità naturali del terreno, soprattutto in fuoripista dove ruscelli in secca (oued) e rocce semi affioranti sono sempre in agguato: saltare un torrente in secca perchè non si è riusciti a frenare in tempo o scontrarsi con la roccia con le gomme sgonfie provocano danni ingenti. Sulla sabbia è molto facile piantarsi soprattutto negli scollinamenti delle dune dove si lascia il gas per paura di fare il salto nel vuoto e nei punti dove la sabbia è più fine e la nostra velocità di galleggiamento diventa insuffciciente. Le curve sulla sabbia dovranno essere ampie e continue in modo da evitare che le ruote vadano a scavare troppo; le asprità cume dune a avvallamenti sono, nei limiti del possibile, da aggirare poichè qualsiasi manovra che interrompa la nostra velocità ideale può comportare un insabbiamneto. Nel caso fosse necessario affrontare una duna, sarà opportuno scegliere con cura la marcia con cui si sale che dovrà garantirci la potenza necessaria ad arrivare in cima, un cambio marcia durante una salita comporterebbe sicuramente un arresto La velocità di salita, oltre a garantirci il galleggiamento, dovrà essere raggiunta con una rincorsa sufficiente per permettere alla 4x4 di non arrampicare troppo per raggiungere la vetta. Dovremo farci aiutare dall'inerzia il più possibile per evitare che le ruote si mettano a scavare durante la salita. Nel caso si avvertisse che la fuoristrada cerchi di fermarsi, è opportuno assecondare la fermata senza affondare e non insistere a voler salire. Questa manovra ci permetterà di rimanere a galla e, usando la retromarcia con la massima dolcezza, di ritentare la salita con una ricorsa maggiore. Nel caso che, nonostante tutti gli accorgimenti, siamo rimasti insabbiati dovremo, con buona volontà, liberare la 4x4 dalla morsa della sabbia. A tal fine diventa indispensabile l'utilizzo di una binda, della pala e delle piastre da sabbia sulle quali fare appoggiare le ruote dopo averle liberate per guadagnare la necessaia aderenza.
Guida dei 4x4 su roccia, dovrà necessariamente essere di tipo trialistico, perfettamente in aderenza badando bene a dove si vanno a appoggiare le ruote. La pressione dei pneumatici andrà tenuta sufficientemente sotto al nominale per consentire alla gomma di agguantare la roccia senza però danneggiarsi pizzicandosi con il cerchione. La trazione sarà sulle 4 ruote con le ridotte iserite e la velocità dovrà essere adeguata al percorso. La guida su roccia appaga molto nel momento in cui la fuoristrada riesce a dimostrare le sue inaspettate doti di arrampicatrice.
Guida dei 4x4 su neve, è necessario usare la trazione sulle 4 ruote,l'aderenza sulla neve è data dalla neve stessa che, infilandosi tra i tasselli durante il calpestio della ruota e compattandosi, si fa da aggancio tra la ruota e le neve sottostante permettendoci di avanzare. Durante il rotolamento la gomma adeguatasi svuota lasciando la propria impronta nitida al suolo e rimanendo pulita. La gomma da neve è molto frazionata in tasselli non troppo alti e molto numerosi con intagli trsversali al senso di marcia. Questa conformazione garantisce numerosi punti di aggancio atti a garantire la trazione e la direzionalità. Una guida troppo aggressiva nella neve porta alla inefficienza di questo mecanismo con conseguente perdita del controllo della vettura. La perdita di trazione nella neve è generalmente dovuta ad eccessivo dosaggio del gas, soprattutto in curva, mentre la macchina avanza dritta con le ruote sterzate; in questi casi sarà sufficiente alzare il piede dall'acceleratore permettendo alle ruote di girare alla stessa volocità della fuoristrada per recuperare immediatamente il controllo. La stessa cosa vale per il freno: l'ultima cosa da fare sulla neve è frenare. La macchina va gestita utilizzando al meglio il cambio e dosando in modo appropiato l'acceleratore. Partenze e arresti dovranno essere il più dolci possibile con l'utilizzo della marcia più lunga possibile per la partenza e del freno a motore per gli arresti. La salita innevata va affrontata con dolcezza e con la giusta ricorsa. Fare slittare le 4 ruote oltre che essere inutile può far perdere il controllo del veicolo. La discesa innevata se presa con leggerezza può essere molto pericolosa. La discesa va affrontata senza utilizzare i freni ma affidandosi esclusivamente al freno motore. Una volta innestata la prima marcia e imboccata la discesa bisogna stare pronti a intervenire sull'acceleratore nel caso le ruote girino troppo lentamente rispetto alla velocità acquisita dalla macchina a causa del proprio peso. Le ruote devono sempre viaggiare compatibilmente con la velocità della macchina. Se la 4x4 tende a slittare lungo il pendio dovremo accelerare quel tanto da ridare la trazione alle ruote riguadagnando il controllo.